La pasta non conosce esitazioni, a livello di gradimento. Il suo consumo aumenta costantemente anno dopo anno, trovando prospettive diverse. La pasta del futuro cambierà insieme a noi, ai nostri gusti e abitudini, senza perdere il suo appeal tradizionale, piuttosto rinnovandolo.
Un punto fermo nell’alimentazione di tutti i giorni, complici i molteplici benefici a livello di gusto e anche dal punto di vista nutrizionale. Fermatevi un attimo e domandatevi: oggi mangiate la pasta come dieci, venti o trenta anni fa?
Il cambiamento è a tutto tondo: culturale, sociale, produttivo. Non soltanto prettamente gastronomico, dunque, come conferma l’attenzione alla sostenibilità e a uno stile di vita che va verso il wellness.
La pasta oggi
Quale direzione, per la pasta del futuro? Per capirlo non resta che partire dal presente, dando un’occhiata ad alcuni dati:
- Nel 2022 l’Italia ha confermato il ruolo di Paese leader nella produzione di pasta a livello mondiale, seguita a distanza da Turchia e USA.
- L’Italia è al primo posto anche per il consumo interno di pasta: la media è di 23 kg l’anno. A seguire troviamo Tunisia (17 kg), Venezuela (15 kg) e Grecia (12,2).
- 1 Italiano su 3 porta in tavola la pasta ogni giorno.
- Il settore export in Italia ha visto un’ulteriore crescita nel 2022, con percentuali capaci di toccare il +9% nella sola fase iniziale dell’anno.
- Le imprese italiane investono in innovazione circa il 10% del fatturato ogni anno, per un totale capace di superare i 500 milioni di euro.
- Il consumo della pasta integrale non è più soltanto un trend di passaggio o in fase di definizione: negli ultimi anni la crescita della produzione è più che raddoppiata.
- Un altro trend in forte ascesa è quello dei grani antichi, soprattutto di origine italiana. La superficie coltivata con il Senatore Cappelli è aumentata di oltre il 400% negli ultimi anni.
Cosa raccontano questi dati? In primo luogo che la pasta è uno degli alimenti più amati dagli italiani ma anche tra quelli maggiormente esportati dal comparto agroalimentare del Made in Italy.
Mostrano inoltre come il trend del cosiddetto biologico, ma sarebbe meglio dire di un lifestyle che ha come obiettivo la salute e il rispetto dell’ambiente, non arretra, ma continua a svilupparsi. Questo grazie ad una maggiore attenzione verso una sostenibilità a 360°.
Come sarà la pasta del futuro
La pasta del futuro sarà ancora più eco-friendly, in tutte le fasi della filiera e persino in quelle della sua preparazione: sia gli chef sia i consumatori sono alla ricerca di tecniche di cottura in grado di migliorarne il gusto e l’impatto sull’ambiente.
Le aziende stanno investendo moltissimo per garantire standard qualitativi sempre più elevati, in modo da implementare i trend già in essere nel settore. Un ingrediente sicuro, prelibato e che vede l’impiego di tecniche in grado di ottimizzare la performance.
La pasta del futuro sarà quindi sempre la stessa della tradizione, solo ancora più sostenibile, gustosa e preziosa. Conservando la resistenza termo e foto labile delle molecole naturalmente presenti e recuperando una coltivazione che parte da lontano, con grani antichi in grado di non impattare negativamente sull’ambiente.
La legislazione europea, adottando specifiche denominazioni, va nella direzione di valorizzare la salubrità di un ingrediente buono per la salute. Pronto a confermarsi di successo nella pasta del futuro.
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