Casarecce: una pasta dalle origini antichissime
La tecnica è stata appresa in primo luogo in Sicilia, epicentro del Mediterraneo di contaminazione culturale: terra fertile dalle molteplici dominazioni, che ha saputo tradurre in meraviglie di ogni genere.
Tra queste ci sono quelle di stampo culinarie, come le Casarecce, introdotte tra il IX e il X secolo durante la dominazione araba, di cui si possono trovare tracce rilevanti ancora oggi nell’architettura, nell’economia, nella lingua e in molti altri ambiti ancora.
Il formato si è poi diffuso in Calabria e Campania, dando luogo a specialità diverse a seconda del territorio di riferimento e ai suoi tesori, tipiche di epoche dove si faceva tutto in casa, rigorosamente a mano: un sapere soprattutto femminile e legato alla cultura contadina.
Le Casarecce Pasta di Montagna si riallacciano a questa tradizione e a una produzione che trae ispirazione dalla mezzadria, un fenomeno storico tipico delle Marche e delle regioni del centro, quando ogni cosa veniva preparata all’interno della cultura familiare: dalla coltivazione del grano fino alle sue trasformazioni.
Un formato con alcune specifiche che lo rendono differente da quello tradizionale, capace parimenti di accogliere il sugo e di portare in tavola una bontà unica e diversa.
L’azienda cura con attenzione tutti i passaggi della filiera, utilizzando tecniche antiche e macchinari di ultima generazione, per una coltivazione dei grani che è a km zero e che vede al centro una varietà antica e pregiata quale il Senatore Cappelli.
Come vengono fatte le Casarecce nella versione tradizionale
Come abbiamo già accennato, fino a non molto tempo fa – quando la pasta si faceva ancora in casa e ogni famiglia aveva i suoi segreti tramandati di generazione in generazione – le Casarecce venivano fatte a mano. Qualcosa che è possibile conseguire ancora oggi, dotandosi di pochi e semplici strumenti: spianatoia, telaio/cesto/vassoio dove far asciugare la pasta, tagliapasta, coltello e mattarello.
Gli ingredienti necessari sono soltanto tre, di cui uno facoltativo, l’importante, come nel caso dei prodotti Pasta di Montagna è che siano una qualità, un aspetto capace di fare la differenza tanto per la consistenza che per il sapore.
Parliamo di semola di grano duro, acqua leggermente tiepida e sale fino, quest’ultimo come abbiamo accennato facoltativo: non si trova infatti in tutte le ricette.
Il procedimento
Veniamo dunque alla preparazione dell’impasto, questo il procedimento:
- Mettere la farina sulla spianatoia, creando la classica fontana, e aggiungere a poco a poco l’acqua, affinché possa amalgamarsi al meglio, aiutandosi con una posata (un cucchiaio o una forchetta), ma soprattutto con le mani.
- Attivarsi in tal senso fino a quando la farina non viene assorbita nella sua totalità. In questo modo sarà possibile creare un impasto dalla consistenza morbida e compatta, liscio e senza grumi: perfetto come la pelle di un bambino, come si è soliti dire nella cultura popolare.
- Quando l’impasto è pronto è necessario lasciarlo riposare. Il tempo minimo è di mezz’ora. Può essere adagiato in una spianatoia e poi coperto tramite una ciotola o un sacco di plastica, onde evitare che si secchi.
- Trascorso il periodo, si può procedere con la creazione del formato. Bisogna stendere con il mattarello una porzione di impasto, realizzando una sfoglia sottile da cui ricavare una striscia piuttosto lunga.
- Si otterranno dei rettangoli di piccole dimensioni (1×5-6 cm).
- A questo punto siamo alla produzione vera e propria delle Casarecce:
- Si prende un pezzo di pasta e si ritorce su ambo i lati in direzioni opposte.
- Deve assumere una forma a “S”. Un gesto che ha radici antiche e che è un esplicito richiamo alla Sicilia.
- L’aspetto richiama papiri e pergamene.
- A metà del rettangolo, fare una lieve pressione con il tagliapasta.
- Si ottiene così un piccolo riccio, ma ce ne vuole un altro: basta mettere il tagliapasta a metà.
- Si ottiene la forma tipica delle Casarecce.
- Una volta fatte, bisogna lasciare asciugare la pasta, adagiandola su una superficie su cui possa respirare: il telaio è l’ideale perché permette all’aria di filtrare da ambo i lati.
- Ogni pezzo va posizionato a una distanza minima dall’altro, così che non possa sovrapporsi, in maniera ordinata.
Come preparare le Casarecce: idee culinarie
Le Casarecce Pasta di Montagna tra i formati più versatili in cucina e amano condimenti sia di mare che di pesce, nonché quelli a base unicamente di verdure.
Sono eccezionali con il classico sugo a base di pomodoro fresco e basilico, di cui ancora diverse famiglie preparano delle scorte durante l’estate, così da aver pronta la passata per l’inverno: specialmente quelle dove ci sono i nonni.
Sono poi perfette con un pesto, che non è detto debba essere realizzato – come nella versione genovese – con una base di solo basilico: dalle melanzane, passando per zucchine, cavolo e rucola, non avrete che l’imbarazzo della scelta nella verdura, da armonizzare con la frutta secca che più vi stuzzica.
Ad esempio, il cavolfiore si sposa a meraviglia con le mandorle mentre la rucola ama le noci: un po’ di olio extravergine d’oliva e sale fino, con un buon frullatore il gioco è fatto. Il cavolfiore sta molto bene anche con le acciughe, un condimento molto amato dalle Casarecce insieme al classico ragù.
Ricette con le casarecce: idee appetitose dal blog Pasta di Montagna
Spesso pubblichiamo sul notro blog news e ricette per soddisfare la vostra voglia di pasta. Qui vi presentiamo diverse ricette che esprimo al meglio il gusto tradizionale e tenace di questa squisita tipologia di pasta all’uovo. Buon appetito!
admin2024-01-26T15:32:20+01:00
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