Chitarrine all’uovo, spaghetti o maccheroni alla chitarra…i n Italia questo formato di pasta viene chiamato con nomi differenti, in base alla regione. Tipica e diffusa particolarmente al centro-sud, la chitarrina prende il suo nome – nella maggior parte dei casi – dalla chitarra e no, non stiamo parlando dello strumento. Di che cosa, allora? Leggi il resto dell’articolo per scoprirlo.
Info e curiosità sulla chitarrina
Rivendicati in modo particolare dalla tradizione culinaria abruzzese, gli spaghetti alla chitarra sono in realtà una preparazione di pasta all’uovo tipica e diffusa in tutta la zona centrale e del sud Italia. Si tratta di una pasta che, tradizionalmente, veniva preparata utilizzando un telaio apposito. Il formato è quello di una tagliatellina quadrata e lo spessore non supera i 3 mm, rendendolo perfetto per trattenere sughi ricchi e sostanziosi. In Lazio li chiamano tonnarelli, sono i troccoli in Basilicata e in Puglia, mentre nelle nostre Marche sono conosciute come chitarrine.
Chitarrina all’uovo o spaghetto alla chitarra: l’origine del nome
Perché il nome più diffuso richiama la “chitarra”? L’origine si deve alla tradizione e si riferisce all’attrezzo con cui veniva preparata anticamente questa pasta all’uovo e che si chiama proprio “chitarra” (o “maccherunare” in abruzzese). Com’è fatto questo attrezzo? Simile allo strumento musicale, è costituito da un telaio in legno di forma rettangolare dove si intrecciano fili di acciaio, proprio come le corde di una tradizionale chitarra. La pasta viene essenzialmente tagliata attraverso la pressione applicata sul telaio dal mattarello, fino ad ottenere, appunto, le chitarrine.
Non tutti sanno che in Abruzzo, prima ancora degli spaghetti alla chitarra, c’erano i maccheroni a lu’ rentrocele, una pasta realizzata con farina di grano duro che veniva stesa su un ferro dentellato chiamato ruzzolo, che dava origine a delle piccole tagliatelle. A metà del XVIII secolo viene inventato il maccherunare, che si diffonde rapidamente e che prende il posto del più antico ruzzolo. Nel tempo questo utensile cambia nome: dalla fine dell’800 viene chiamato “chitarra”, termine diffuso ancora oggi.
Semola di grano, uova e un pizzico di sale, è questa la ricetta segreta di una pasta fresca dal nome particolare e dalla consistenza ruvida, per primi piatti sempre succulenti.
Chitarrine all’uovo: il sugo perfetto per ogni regione
Chitarrina all’uovo, spaghetto o maccherone alla chitarra poco importa: questo tipo di pasta merita un sugo che sia sostanzioso perché per via della sua ruvidezza e porosità. Grazie alla particolare conformazione, è in grado di trattenere la salsa e rendere ogni piatto ancora più buono. Non per niente in Abruzzo, regione che rivendica la paternità di questa pasta, il condimento preferito è il ragù a base di carne mista.
E se in Lazio i tonnarelli vengono accostati ai sughi più classici della zona per un sapore ancora più ricco, come carbonara, cacio e pepe e gricia, i troccoli pugliesi vengono invece serviti prevalentemente con ragù di mare oppure con sughi rossi a base di carne di maiale e agnello.
La sezione quadrata di questo formato di pasta fa la differenza e nelle nostre Marche lo sappiamo bene. Per questo, adoriamo preparare le chitarrine all’uovo abbinandole ai sapori più tipici della nostra terra, dal pesce fino al tartufo, passando per i classici sughi con carne macinata (e per qualche idea nuova clicca qui!).
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