Il Natale nelle Marche è un momento di festa in cui la convivialità assume un ruolo centrale. Giornate in cui la famiglia si riunisce davanti al camino, magari a casa della nonna, per scherzi e giochi fra cugini e sessioni di cucina, per poi apparecchiare lunghe tavolate e gustare tutti insieme i piatti prelibati della tradizione.
Non solo cibo: anche sagre, fiere e visite ai borghi e paesini che costellano il territorio sono un tratto distintivo dei momenti di vacanza in questa zona. Oggi andiamo alla scoperta di alcune delle più magiche tradizioni natalizie marchigiane, culinarie e non solo, concentrandoci in particolare sulla nostra provincia d’origine: Pesaro e Urbino.
Cosa fare durante le feste natalizie fra Pesaro e Urbino
Mercatini di Natale, villaggi invernali e borghi allestiti a festa: sono innumerevoli gli eventi che si possono trovare nelle Marche in questo periodo. Fra tutti, nella provincia di Pesaro e Urbino vale sicuramente la pena di nominare, oltre la manifestazione Candele di Candelara appena trascorsa, la Festa Nazionale della Befana, ad Urbania. Candelara è un borgo di collina che si affaccia sul mare con degli scorci meravigliosi, mentre Urbania, sita più nell’entroterra, è la cittadella che ospita proprio la Casa della Befana, un luogo dove portare sicuramente i bimbi, ma dove anche i grandi possono trovare tante cose da fare.
Una tradizione tipica del Natale e radicata nel territorio marchigiano è poi quella dei presepi viventi: rappresentazioni con attori, persone reali, del momento della nascita di Cristo. La natività viene rappresentata sia in chiave vivente che, talvolta, artistica. Nella nostra provincia è possibile visitare la via dei presepi ad Urbino.
Ad ogni sagra e in ogni festa si intersecano divertimento, relax ed enogastronomia. Si può stare in compagnia, mangiando e bevendo tipicità della zona, assistendo a spettacoli di strada e comprando souvenir di ogni genere, anche regali di Natale: il tutto in delle cornici dalla storia unica, a volte romana, altre volte medievale, e panorami mozzafiato.
Natale nelle Marche: tutti a tavola
Ogni marchigiano o marchigiana è anche una buona forchetta. La nostra tradizione vuole che i momenti di festa vengano vissuti principalmente intorno ad una tavola, imbandita. I nonni tramandano ancora oggi ai nipoti tutti i segreti della cucina tradizionale, fra cui la preparazione della pasta fresca.
Tagliatelle per la Vigilia, pasta ripiena come i cappelletti oppure sfoglia come le lasagne, il giorno di Natale. Immancabili poi alcuni secondi piatti: quelli tipici sono il cappone e il lesso di carne, ma anche la pasticciata, carne di vitello con un gustoso sugo di pomodoro. La sera della Vigilia invece, visto che si richiede di astenersi dal mangiare carne, si preferisce il Baccalà.
Oggi, la tradizione non viene sempre rispettata, ma quello che si tende a non dimenticare mai sono i metodi per fare le cose, come ad esempio come “tirare la sfoglia”, sempre allo stesso modo, da generazioni. I sughi cambiano, le ricette anche, ma alcune cose restano sempre le stesse. Come la semplice lista d’ingredienti per la pasta stessa: farina di semola, uova e tanto, tantissimo olio di gomito.
La vita oggi va più di corsa che mai: per questo noi di Pasta di Montagna abbiamo deciso di applicare tutte le regole e i metodi della tradizione nella nostra produzione di pasta. In questo modo, anche chi non ha il tempo necessario per la preparazione della pasta fresca fatta in casa non dovrà rinunciare a primi piatti a base di vera pasta all’uovo: per un Natale nelle Marche all’insegna della tradizione e dell’amore per la famiglia.
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