La pasta risottata è una tecnica culinaria utilizzata da molti chef per creare primi cremosi e vellutati, particolarmente gustosi. La cottura avviene in padella, non diversamente come quando si prepara un risotto, insieme al condimento e con l’aggiunta di acqua o brodo..
La mantecatura si verifica in maniera naturale in quanto la pasta, non diversamente dal riso, contiene al suo interno degli amidi che vengono rilasciati con immediatezza e che non si trovano dispersi in acqua, cosa che invece accade in una cottura di stampo tradizionale.
La tecnica della pasta risottata
La pasta risottata è un primo piatto che può essere realizzato in mille modi diversi: con molteplici formati di pasta, sia lunghi che corti, e differenti tipologie di condimenti. Si tratta di una preparazione tanto semplice quanto di rapida esecuzione.
Il dubbio che può venire è quello di ottenere una pasta che risulta non più al dente: qualcosa che decisamente a molte persone non piace. Non è questo l’intento della pasta risottata, che prevede di utilizzare unicamente la quantità necessaria in cottura, senza andare a lessare.
La tecnica più comune prevede la tostatura della pasta e poi l’aggiunta di acqua o brodo insieme al condimento.
C’è un altro metodo, tuttavia, per chi vuole essere sicuro di avere una consistenza al dente. È infatti possibile fare un passaggio veloce in acqua bollente, di qualche minuto, e poi completare la preparazione in padella.
Trattandosi di una soluzione distante dalle nostre abitudini culinarie, la pasta risottata richiede un po’ di pratica e di attenzione in più. Il risultato finale appare ottimo: al dente eppure cremoso.
Come preparare la pasta risottata
Di seguito, vediamo insieme i passaggi per realizzare una pasta risottata a regola d’arte.
La prima cosa da fare è preparare il brodo vegetale o portare a bollore l’acqua, a cui andrà aggiunto il sale, ma non prima che si formino le bolle.
Preparare il condimento, questo nel caso di un sugo di un pomodoro o più a lunga cottura. Se invece è di veloce esecuzione può essere aggiunto direttamente in cottura con la pasta.
Far tostare la pasta per circa un minuto in una padella antiaderente con un filo di olio extravergine d’oliva. Aggiungere l’acqua o il brodo bollente, mantenendo la fiamma viva, un poco alla volta per lasciare assorbire: proprio come si fa quando si prepara il risotto.
La cosa più difficile è l’inserimento del condimento, qualcosa che varia da ricetta a ricetta. Come accennato poc’anzi, nel caso di un condimento veloce, ad esempio zucchine e gamberetti, occorre farlo all’inizio della cottura.
Gli altri sughi e salse, ad esempio a base di peperoni o melanzane, che presentano un tempo di cottura maggiore rispetto a quello dei comuni formati di pasta, possono essere aggiunti verso l’inizio.
Pertanto, il tempo necessario a preparare la pasta risottata è uguale a quello della cottura classica, una volta che si aggiunge il liquido bollente: fa riferimento quanto riportato nella confezione.
Il risultato dovrebbe essere una consistenza cremosa, vellutata e appetitosa. La preparazione va servita calda o al massimo tiepida, con un filo d’olio extravergine d’oliva a crudo.
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