Pappardelle

Pappardelle

La materia prima che si esprime al massimo. 1,2 centimetri che parlano di uova fresche italiane e grano marchigiano: Pappardelle da accompagnare a sughi dal sapore tenace (non per niente il nome “Pappardella” significa “mangiare con voracità”!).

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Pappardelle

La materia prima che si esprime al massimo. 1,2 centimetri che parlano di uova fresche italiane e grano marchigiano: Pappardelle da accompagnare a sughi dal sapore tenace (non per niente il nome “Pappardella” significa “mangiare con voracità”!).

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Pappardelle Pasta di Montagna

Le Pappardelle sono un formato di pasta antichissimo, diffuso lungo tutto lo Stivale. Il nome prende forma dal termine toscano “pappare”, che può essere tradotto come “mangiare”. L’impasto prevede all’interno, insieme all’acqua e alla farina, l’utilizzo delle uova: è quindi oggetto della normativa nazionale per quanto concerne la pasta all’uovo.

Preparata per la prima volta nel Medioevo, stando alle testimonianze storiche, la ricetta delle Pappardelle prende comunque origine dalla gastronomia dell’Antica Roma: l’antenato, comune pertanto alle tagliatelle, è rappresentato dalle cosiddette “lagane”.

Da dove nascono le Pappardelle

Di questa pasta così speciale parla un personaggio come Tassoni il Modenese, il quale ne attribuisce i natali a una famiglia dell’Emilia (i Beccarini). Il cuoco d’alto rango Domenico Romoli, invece, vissuto nel Cinquecento, le inserisce all’interno del suo ricettario, riprendendone il passato toscano.

Le Pappardelle sono citate persino dal leggendario Pellegrino Artusi nel suo libro iconico La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, un testo di notevole interesse tanto per le famiglie che per gli chef professionisti.

Vista la versatilità in cucina non potevano mancare all’interno della selezione esclusiva realizzata da Pasta di Montagna, capace di valorizzarne il sapere antico e le qualità intrinseche, complice l’utilizzo di una materia prima di eccellenza e delle tecniche più all’avanguardia. Il perfetto connubio tra innovazione, storia e tradizione.

Pappardelle e tagliatelle: similitudini e differenze

Pappardelle e tagliatelle: due formati di pasta così simili, eppure così diversi. Se le radici delle prime sono toscane, le seconde hanno come patria d’elezione la città di Bologna, dove sarebbero state realizzate per la prima volta dal cuoco di Giovanni II Bentivoglio: un esponente della nobiltà locale, in occasione del matrimonio tra il suo primogenito e la figlia del duca di Ferrara.

Parliamo in entrambi i casi di una pasta all’uovo: eccola qua la prima similitudine. La sfoglia, tuttavia, differisce più che nella lunghezza nello spessore, più largo nel caso delle Pappardelle, più sottile e ridotto per le tagliatelle, pari nello specifico a 7mm. 

L’origine semantica della parola tagliatella deriva dal verbo “tagliare” ed è decisamente differente da quella dell’altro formato a confronto.

Ma le due paste hanno, nella produzione conseguita da Pasta di Montagna, un minimo denominatore essenziale, anzi due: la filiera a km 0, sostenibile e tracciata in ogni sua fase, ma soprattutto l’utilizzo di un grano antico italiano tra i più pregevoli.

Stiamo parlando di una cultivar rinomata quale il Senatore Cappelli, che negli ultimi anni sta conoscendo un importante revival a livello nazionale e persino internazionale, visti i molteplici pregi che permette di assicurare per la salute e il benessere delle persone, oltre che naturalmente dell’ambiente.

Il valore aggiunto delle Pappardelle Pasta di Montagna

Le Pappardelle Pasta di Montagna nascono da una ricerca che parte da lontano e narra, prima di tutto, della cultura mezzadrile tipica delle Marche. Un sapere contadino, fatto di intrecci familiari, tradizioni, rispetto per l’ambiente e qualità: ieri come oggi.

Un modo di vivere tramandato per secoli la cui eco è possibile percepire ancora oggi e di cui la gastronomia si rivela l’espressione più genuina e preziosa. Merito di una conoscenza, ma anche di un vero e proprio savoir faire, ovvero saper fare, tramandato da una generazione all’altra, senza interruzione alcuna.

Le Pappardelle esprimono al massimo l’essenza di una genuinità che è percepibile fin dal primo assaggio e che riprende l’autenticità delle Marche nel suo modo più vero. 

Qualcosa che è stato conseguito prestando attenzione alle evoluzioni della tecnica e con importanti investimenti nel comparto Ricerca & Sviluppo: aspetti a cui Pasta di Montagna attribuisce il medesimo valore a quello della tradizione e della storia locale.

Le galline che producono le uova sono allevate a terra e vengono coltivati grani di origine marchigiana all’interno di un territorio quale quello di San Cesareo, privi totalmente di Organismi Geneticamente Modificati. 

I metodi di lavorazione sono poco invasivi, tipici dei mezzadri e delle massaie. Il contesto è quello di terre che appartengono alla famiglia.

Il risultato è rappresentato da formati che sembrano essere immersi in un contesto senza tempo, capace di coniugare passato e presente, con uno sguardo al futuro. 

Un sapere che vede al centro una gestione familiare, con un passaggio di consegne da una generazione all’altra, da una famiglia all’altra, con valori importanti e condivisi. Ciò si traduce in una sorta di gentilezza, oltre che di una professionalità di alto livello, come vuole del resto quello che all’estero chiamano Made in Italy.

Scegliere le Pappardelle Pasta di Montagna si rivela quindi molto più che avere accesso a un mondo legato al solo palato, ma aprire le porte alla sostenibilità e alla qualità, portando in tavola qualcosa di buono e che preserva le risorse preziose che ci dona la natura.

Pappardelle: un formato di pasta, tante ricette

Quanti modi esistono di cucinare le Pappardelle? Tanti, per non dire infiniti, anche se la pasta, quando è di pregio come nel caso della produzione Pasta di Montagna, è gustosa persino cucinata in maniera semplice ed essenziale: con un po’ di olio extravergine d’oliva, preferibilmente del medesimo territorio d’origine, pomodoro e basilico, per fare un esempio.

Le Pappardelle sono amate da grandi e piccini, fanno ricca la tavola di tutti giorni come quella della domenica e dei giorni di festa, alleggeriscono una giornata che sembra uggiosa, portando una nota allegra e divertente. 

Se avete amici che amano mangiare, coniugando qualità e quantità, sapranno farvi fare bella figura con poco: non dovrete fare altro che scegliere un condimento sfizioso, il quale potrà essere vegetariano come a base di carne oppure di pesce. Dipende naturalmente dalle esigenze di chi prepara e di chi si siede a tavola.

Nella sezione dedicata alle Ricette potrete trovare mille e più spunti gastronomici che vedono al centro proprio alle Pappardelle, perfetti per tutti i periodi dell’anno e in linea con l’alternarsi delle stagioni. 

Vi consigliamo di scegliere accuratamente la materia prima da accostare nel condimento senza tralasciare un solo ingrediente, così da valorizzare al meglio la bontà che offre in questo formato speciale Pasta di Montagna. Otterrete così un gusto piacevole, diverso e sorprendentemente semplice da realizzare, con tutta la pregevolezza che da secoli regalano le Pappardelle.

Etichetta Azienda Agraria Domenico Montagna

Il prodotto e la sua qualità

Alla base della Pasta Montagna c’è un’accurata selezione delle materie prime. I grani duri sono scrupolosamente coltivati nelle terre di famiglia, dotati di un elevato tenore proteico capace di garantire un sano valore nutritivo. La semola è estratta dal cuore del grano, garantendo così la tenuta della pasta durante la cottura, evitandone la collosità. Le uova, genuine e dal naturale colore del sole, provengono da galline allevate a terra.

Il brand e il suo prestigio

Le declinazioni del prodotto Montagna, dalle Tagliatelle alle Pappardelle, dai Tagliolini ai Capellini, dalle Reginelle alle Casarecce, sono l’espressione di una pasta che conserva i sapori di un tempo, dove pasta significa: sapore, tradizione, salute, benessere, qualità e convivialità, offrendo tutte le garanzie della sicurezza alimentare.

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